
Roland Barthes, quanto mi manca!
Non ho ancora trovato il Giappone. Solo volgarità barbare. Il "Nord-che-sono-io" è ancora altrove.
Neon accesi e gente che si prende cura di altra gente. E più in basso la casupola dalla quale esce vapore. E all'interno un uomo avanti con gli anni che sistema asciugamani su un tavolo. E lavora tutto il giorno. La sua è una missione. La mia non ancora.
Come si può morire schiacciati da un furgoncino dei gelati?
Sono nel Paese delle uniformi! E i corpi risaltano! Il seno e i fianchi, gioia di luce e ombra! Persone tutte uguali e belle!
Di una vedo la testa che annuisce di tanto in tanto! Un'altra chiude una tenda bianca. All'ultimo piano una si china a prendere qualcosa e scompare.
Prospettiva centrale. Pioviggina e fa buio.
Bere bibite e fumare. Dolore e noja.
Life in Tokyo.
C'è un posto per ogni storia.