Avevo comprato un radioregistratore per far ascoltare agli studenti della Sandai delle cassette di lingua.
Una notte accesi la radio e mentre l'ascoltavo ne registravo le trasmissioni notturne.
Questo brano è una rivisitazione di quelle registrazioni e una intepretazione della sensazione che provavo in quei giorni: come di essere vivo ma sull'orlo di qualcosa, come a cavallo di una faglia, indeciso, con i piedi su due placche tettoniche diverse.