IT 17 2022
Spazio e Tempo. Quale è più reale e navigabile?
Alessandro W. Mavilio

E' ovvio che siamo abituati a pensare allo Spazio come l'ambiente fisico nel quale siamo liberi di muoverci e costruire in ben tre dimensioni, ed è altrettanto ovvio che la dimensione del Tempo è quella unica dimensione che possiamo solo subire.

Probabilmente ciò è dovuto alla deriva individualista e libertaria si cui siamo intrisi in Occidente, scacchiere decadente dove tutto è pressoché coniugato al singolare consumismo.

Se infatti, con un grande sforzo intellettuale, possiamo guardare al vettore del Tempo, bel aldilà dei nostri vizi individuali, scopriamo che esso è forse sì una dimensione severa e inamovibile ma è anche quella che consente di costruire... altro.

Ma cosa conviene costruire nel Tempo? Cosa ci è consentito costruire nel Tempo?

La risposta è banale: tutto ciò che per forza di cose è altruista e non prono alle intemperie degli agenti fisici.

Il Tempo è una dimensione perfetta, dimenticata e talvolta derisa dai noi comuni mortali.

Eppure è la dimensione in cui, da secoli ormai, campeggiano e si ingrassano monarchie e multinazionali.

Ed è precisamente da un presente incomprensibile (perché risultato di un futuro alla cui creazione non abbiamo per nulla partecipato) che ci raggiungono a pioggia gli ordini e i condizionamenti degli attuali Padroni del Tempo.